Fascite plantare: come evitarla e come curarla
La fascite plantare è una infiammazione della fascia plantare, un cordone di tessuto fibroso, e causa dolore nella zona compresa tra il metatarso ed il tallone
La stagione estiva, il sole, le vacanze fanno crescere la voglia di sport da praticare all’aria aperta, come una corsetta in riva al mare. Iniziare una attività fisica durante le vacanze, senza una adeguata preparazione atletica, non sempre è salutare e spesso può provocare infortuni e mettere a rischio la propria salute… nonché le proprie vacanze!
La fascite plantare è una infiammazione della fascia plantare, un cordone di tessuto fibroso, e causa dolore nella zona compresa tra il metatarso ed il tallone. Questa patologia è spesso causata da un carico eccessivo in questa particolare zona del piede e si manifesta sia in soggetti che praticano sport, sia in soggetti sedentari, e soprattutto in sportivi ‘occasionali’.
Come si manifesta la fascite plantare
La caratterista del dolore è l’intermittenza, si manifesta, infatti, in seguito a sforzi eccessivi o dopo una prolungata inattività. Tipica, per esempio, è la fitta di dolore la mattina, subito dopo essersi alzati dal letto. In altri casi, invece, il dolore è progressivo, inizia con una sensazione di pesantezza a livello del tallone e diviene via via sempre più ingravescente, tanto da diventare una ‘morsa’ sulla parte posteriore del piede e del metatarso.
Cause e rimedi della patologia
È una patologia multifattoriale e le cause possono essere le più disparate. Innanzitutto, la degenerazione del tessuto con l’avanzare dell’età, è una patologia, infatti, che si manifesta con più frequenza nei soggetti di età compresa tra i 40 ed i 70 anni. In secondo luogo una particolare conformazione del piede, come per esempio il piede piatto, potrebbe essere fattore predisponente all’insorgenza della patologia. Queste caratteristiche anatomiche devono, però, essere associate ad un eccessivo carico meccanico sulla fascia, che riduce la sua elasticità e di conseguenza la sua principale funzione dei ammortizzare i carichi, ne consegue un sovraccarico e conseguente infiammazione. La diagnosi di fascite è principalmente clinica, data la sintomatologia caratteristica, ma in alcuni casi deve essere sempre associata ad esami strumentali specifici (radiografia, TAC, RMN, ecografia) al fine di identificare la causa scatenate del sintomo.
La cura è inizialmente anti infiammatoria, al fine di ridurre il dolore e controllare la componente infiammatoria del tessuto fibroso.
- Applicare impacchi di ghiaccio sulla zona colpita della fascia plantare;
- Praticare esercizi attivi di stretching specifici per ristabilire elasticità al tessuto;
- Rimanere a riposo da attività sportive con eccessivi carichi.
Dopo di che si lavora con l’obiettivo di ristabilire la corretta funzionalità della fascia plantare. A tal fine la fisioterapia può sicuramente dare un aiuto importante, in quanto:
- Riduce la rigidità dei tessuti attraverso delle specifiche terapie manuali;
- Ristabilisce un corretto assetto posturale, spesso, alterato dalla presenza della patologie;
- Riduce la fase infiammatoria cronica con specifiche terapie strumentali;
- Educa il paziente alla gestione del dolore e ad una corretta ripresa dell’attività sportiva.
Non sottovalutate mai il problema, perché la cronicizzazione di questa patologia può richiedere tempi molto lunghi di risoluzione. Lo sport è un aspetto fondamentale del nostro benessere, ma solo se fatto consapevolmente!
Dott.ssa Silvia Margarito, Laureata in Fisioterapia