Reflusso gastroesofageo
Come interviene il chinesiologo (laureato in scienze motorie)

Cos’è il Reflusso gastroesofageo
Il reflusso Gastro-esofageo, è un sintomo dovuto al riversamento degli acidi gastrici dallo stomaco all’esofago, quando il cardias, la membrana posta tra i due, non si chiude perfettamente. Nella maggiore dei casi questo problema è dovuto alla cosiddetta "ernia iatale", un avanzamento o sporgenza di parte dello stomaco attraverso lo “iato” diaframmatico, ovvero l’orifizio del diaframma attraverso il quale normalmente passa l’esofago. In caso di ernia iatale, una parte più o meno consistente dello stomaco risale attraverso quest’apertura, innescando i sintomi tipici della malattia. Di solito, la causa dell’ernia iatale è sconosciuta, ma potrebbe essere provocata dallo stiramento delle fasce di tessuto fissate tra l’esofago e il diaframma allo iato.
Quali sono i sintomi dell'ernia Iatale?
Esistono due tipi principali Ernia iatale:
- da scivolamento (più comune)
- para-esofagea
Oggi circa 10-15% degli italiani soffre di ernia iatale. Ma quali sono i sintomi? Quando c’è un’infiammazione i punti di recesso (stomaco o cardias) si attivano creando disturbi molto simili a quelli dell’infarto.
Generalmente, questa infiammazione, però, si riconosce attraverso sintomi digestivi: eruttazione, rigurgito di cibo, reflusso acido, bruciore di stomaco, difficoltà a deglutire, tosse secca, alitosi.
Questi vengono spesso sottovalutati e percepiti come un disturbo passeggero, se non è curata adeguatamente, può compromettere la qualità della vita.
Quali sono i benefici dell'attività fisica
L’ernia iatale è possibile curarla anche mediante trattamenti chinesiologici:
Alla base si pongono gli esercizi dedicati alla respirazione diaframmatica, in tal modo da riequilibrare lo iato diaframmatico; e in aggiunta gli esercizi chinesiologici per riequilibrare gli scompensi sul tratto scapolo dorsale, dovuti ai punti di connessione dei dermatomeri (Trigger Point) che si innescano ed infiammano nei casi di reflusso cronici. Questi punti, da trattare, con tecniche di pressione prima e con esercizi specifici dopo, si riscontrano sul tratto scapolare sinistro rispettivamente, uno ad un centimetro della punta scapolare in basso, (punto dello stomaco) , l’altro ad un paio di centimetri sopra la punta mediale della scapola (punto del cardias), rispettivamente i punti sono grandi come una moneta da due euro.
Il trattamento chinesiologico specifico in questo caso, prevede la stimolazione tramite tecniche di contrazione-rilascio, di stretching e di mobilità specifica del tratto, col fine di ridurre le contratture muscolari manifestate come risposta al problema gastroesofageo.
Pertanto per comprendere e conoscere quali sono le metodiche di intervento, si consiglia sempre di contattare direttamente un professionista!
Consigli per le problematiche di ernia iatale
Inoltre, per ridurre le problematiche dell’ernia iatale si possono attuare anche dei trattamenti di erboristeria naturale, come l’assunzione di:
- Fiori di Bach: agiscono a livello emotivo. Essi vengono utilizzati per il benessere dello stomaco anche in presenza di reflusso e ulcera e per gestire la malattia correlata a stress.
- Calendula: la quale agisce sul reflusso in modo anti-spastico riducendo l’effetto irritante gastrico suoi principi attivi è in grado di favorire la formazione di nuovi strati di cellule. Una tisana a base di calendula lenisce il tessuto colpito e riduce il processo infiammatorio locale a cui sono connessi bruciore di stomaco e reflusso acido.
- Camomilla: Tintura madre (TM) dalle proprietà emollienti ed antiinfiammatorie interviene sia a livello esofageo sia a livello della mucosa gastrica, esercita un’azione protettiva formando un leggero film che aderisce alle pareti gastriche e le protegge dall’attacco degli acidi.
Consigli pratici!
Elemento da non trascurare, però, è la corretta alimentazione. Essa è da associare alle terapie specifiche dell’ernia iatale per bilanciare favorevolmente la reazione acidificante o basificante degli alimenti ingeriti. Gli alimenti che possono creare un’irritazione sono: caffeina, piccante, spezie, pomodoro, cioccolato, (tutti gli alimenti ‘acidi’), si consiglia dunque, un’assunzione di alimenti alcalini per almeno due mesi.
Altro consiglio fondamentale è quello di porre dei rialzi dai 2 a 4 cm sotto i piedi del letto, lato del capo, questo piccolo rialzo permetterà di evitare durante la notte un eccesso di reflusso. Di solito viene suggerito di porre un cuscino alto sotto il capo, ma tale accorgimento non basta, poiché la flessione della cervicale e del primo tratto dorsale provocherebbe solo un aumento della pressione diaframmatica sullo iato già compresso e infiammato.