Mal di schiena: 9 consigli per ridurre il dolore

Mal di schiena: 9 consigli per ridurre il dolore

Lombalgia e Cervicalgia: 9 consigli per la fase acuta

Vediamo che cosa è importante fare nel momento in cui insorge il mal di schiena e nei giorni immediatamente successivi. Fino a pochi anni fa la terapia più frequentemente prescritta dal medico in presenza di lombalgia acuta era il riposo a letto accompagnato dai farmaci analgesici e antinfiammatori. Si temeva che, mantenere in carico una colonna sofferente, rallentasse la guarigione. Ora la medicina basata sull'evidenza non rietine più opportuno il riposo prolungato perché è stato dimostrato che diminuire ogni attività rallenta la guarigione. Stare a riposo totale per più di due giorni, di solito, non aiuta e può prolungare il dolore e la disabilità. L'inattività prolungata produce effetti negativi su tutte le strutture del rachide e sulle capacità fisiche: i muscoli si indeboliscono, le ossa vanno incontro ad osteoporosi, i legamenti diventano fragili, le cartilagini degenerano e la nutrizione del disco è scarsa. Per questi motivi le indicazioni più utili in presenza di lombalgia e cervicalgia acuta sono:

Le strutture del rachide sono fatte per il movimento e hanno bisogno di movimento per mantenere la loro piena efficenza e funzionalità.

Consigli per la Fase Acuta

  1. Continua per quanto possibile le tue attività quotidiane. Il dolore ha un ruolo protettivo: serve a impedire le posizioni e i movimenti scorretti che possono danneggiare ulteriormente la colonna. Normalmente chi ha mal di schiena non riesce a star seduto scorrettamente perché è una condizione che aggrava il dolore. L'unico modo in cui è possibile star seduto è quello di assumere la posizione corretta. Analogamente chi ha mal di schiena non riesce a curvarsi per lavarsi o per sollevare un peso. L'unico modo in cui è possibile eseguire questi movimenti senza aggravare il dolore è quello di farli correttamente. Di conseguenza, è fondamentale precisare che devi stare in attività con uso corretto del rachide, utilizzando il dolore come guida. Non aver timore di muoverti, ma trasforma la paura del movimento nella paura delle posture e dei movimenti scorretti. Devi, cioè, fare in modo che ogni movimento sia un esercizio utile per il rachide, anziché occasione di usura o di astensione per paura. La colonna vertebrale mantiene la sua piena efficienza e funzionalità quando viene usata correttamente: è dannoso non solo l'uso scorretto ma anche il disuso, cioè la mancanza di movimento e l'eccessivo riposo.
  2. Può essere necessario qualche cambiamento o riduzione. Riduci il tempo trascorso in posizione seduta e difenditi con una seduta dinamica. Evita di restare per più di mezz'ora immobile nella stessa postura, anche se corretta, ma cambia spesso posizione.
  3. Eseguire esercizi antalgici. In particolare, in fase acuta di mal di schiena e cervicalgia, esegui gli esercizi antalgici di compenso (chiedendo ad un professionista), oppure quelli che ti ha indicato il tuo insegnante; vanno ripetuti, possibilmente, ogni 2 ore.
  4. Non fidarti dei farmaci. Assumi farmaci analgesici o anitinfiammatori solo quando li prescrive il medico, quando il dolore diventa insopportabile. I farmaci non hanno alcun effetto preventivo, non risolvono il problema; non basta eliminare il dolore.
  5. Non restare a casa. Chi resta chiuso in casa per il mal di schiena, rischia di comportarsi da malato e di concentrarsi di più sul mal di schiena: in questo modo c'è il rischio che il dolore aumenti
  6. Non astenerti dal fare le cose che ti piacciono. Stare in attività significa anche continuare, per quanto è possibile, le attività del tempo libero e lo sport
  7. Non subire il dolore. Evita di scoraggiarti a causa del dolore alla schiena oppure al tratto cervicale, non assumere un atteggiamento da malato. Chi subisce il dolore soffre di più, soffre più a lungo nel tempo, si indebolisce e si scoraggia, è soggetto a continue ricadute, rischia di avere una lombalgia o cervicalgia cronica e diventare disabile a causa delle limitazioni conseguenti al dolore persistente.
  8. Gestisci il dolore. Gestisci il mal di schiena o il dolore al tratto cervicale con un atteggiamento positivo di chi non si sente impotente di fronte ad esso, sa cosa fare e cosa evitare. Il mal di schiena, anche se è forte, passerà in fretta e non resteranno conseguenze negative. Chi gestisce il dolore soffre di meno, soffre meno a lungo e previene le ricadute perché impara a non azionare il meccanismo che produce il dolore.
  9. Previeni le ricadute. Quando il dolore è scomparso e riprendi in pieno le tue attività, devi ricordare che ci sono oltre il 60% di probabilità di ricadute. Riuscire a prevenirle dipende principalmente da due condizioni:

Conclusioni

Osservando i consigli appena elencati, il soggetto in fase acuta diventa il protagonista del suo trattamento, non si affida passivamente ai farmaci, ma responsabilmente collabora con il medico nel curare il suo dolore e, una volta superata la fase acuta, sarà in grado di prevenire le ricadute.