Respirazione: nasale si, orale no!
Perché si deve preferire la respirazione nasale a quella orale?

PERCHÉ SI DEVE PREFERIRE, A TUTTE LE ETÀ, LA RESPIRAZIONE NASALE A QUELLA ORALE?
- BAMBINO
Perché la respirazione orale provoca abbassamento della postura linguale, che sta sempre bassa per permettere all’aria di entrare dalla bocca, si verifica una spinta costante sui denti e viene meno l’azione fisiologica della lingua di modellazione ed allargamento del palato.
Bimbi ipoattivi, assonnati, svogliati, con scarso rendimento scolastico e sportivo (sono costantemente ipo-ossigenati) – disturbi anche del carattere e della socializzazione.
- ADULTO
Con la respirazione orale si riscontrano:
- conseguenze dertamologiche ed allergiche: acne, pelle secca, dermatiti allergiche, eczemi, rinosinusiti allergiche;
- conseguenze maxillofacciali e odontoiatriche: deformazione permanente delle ossa facciali, con conseguenze estetiche visibili e riconoscibili; i casi gravi tendono ad essere trattati chirurgicamente; gengiviti croniche; evoluzione parodontale sfavorevole (piorrea); alitosi; facilità a malattie mucose intraorali ( afte, stomatiti ecc. ).
- Conseguenze cardiocircolatorie:
morte improvvisa, alterazioni del ritmo cardiaco, sonnolenza durante il giorno, angina pectoris, infarto cardiaco, emorragia ed infarto cerebrale, pressione alta, diabete.
QUINDI LA POSTURA CAMBIA IN RELAZIONE A UNA RESPIRAZIONE DI TIPO ORALE?
CERTO CHE SI! La postura di un soggetto con respirazione orale è tipica:
- Labbro superiore non in contatto con quello inferiore;
- Mascellare superiore contratto e avanzato rispetto alla mandibola che è invece arretrata;
- Capo in anteropulsione;
- Scapole alate;
- Muscoli accessori della respirazione contratti (non solo il diaframma!);
- Iper lordosi lombare;
- Spalle chiuse in avanti con conseguente chiusura del torace;
- Deglutizione disfunzionale con la lingua interposta tra le due arcate dentali.
L'OSTEOPATA, VALUTANDO E RISTABILENDO LA CORRETTA FISIOLOGIA DI TUTTE LE STRUTTURE INTERESSATE (OSSA DEL CRANIO, LINGUA, ECC...) OFFRE UN VALIDISSIMO AIUTO A TUTTE QUELLE PERSONE CHE FATICANO AD AVERE UNA FISIOLOGICA RESPIRAZIONE NASALE.
E IL DIAFRAMMA IN TUTTO QUESTO COSA C'ENTRA?
E' per eccellenza il muscolo della respirazione, con un'azione simile a un pistone che in fase inspiratoria si abbassa premendo sui visceri della cavità addominale. Questo fa si che abbia delle ripercussioni importanti sulla funzionalità di tutte quelle strutture viscerali e vascolari e viceversa in caso di disfunzionalità del diaframma potremo invece trovare delle difficoltà.
- Pesantezza delle gambe?
- Difficoltà nel transito intestinale?
- Ernia iatale e/o reflusso gastro-esofageo?
- Cefalee ed emicranie?
Queste sono soltanto alcune delle sintomatologie che potrebbero essere legate a una non corretta fisiologia del muscolo diaframma.
Sapevi inoltre che questo muscolo è legato all'aspetto emotivo?
Sensazioni di fame d'aria, costrizione a livello dello sterno e ansia possono anch'esse essere legate a un malfunzionamento diaframmatico.
Lo psichiatra, psicoanalista, antropologo e filosofo svizzero Carl Gustav Jung, disse:
“Al di sotto c’è la massa viscerale, con le sue pulsioni istintive e infuocate come il magma, che spesso eruttano come un vulcano in modo incontrollato e distruttivo. Sopra di esso cuore e polmoni, la sensibilità e il sentimento, lo spazio aereo del cielo e della luce. Il diaframma separa queste due aree, ma le mette anche in relazione con il suo movimento ritmico e costante. Una relazione consapevole e armonica tra queste due dimensioni dell’essere umano è ciò che permette di esprimere nella vita non la ricerca egocentrica del soddisfacimento delle proprie pulsioni, ma la consapevole espansione della sensibilità in un sentimento unico e altruista”.