Colonna vertebrale: come è fatta e come funziona

Colonna vertebrale: come è fatta e come funziona

Un bene prezioso e insostituibile

La colonna vertebrale è per noi un bene prezioso e insostituibile. È importante conoscerla bene perché è forte ma allo stesso tempo fragile e dal suo uso dipende il buon funzionamento. La colonna vertebrale dell'adulto è costituita da 26 ossa, che comprendono le vertebre(24), il sacro ed il coccige. Le vertebre formano una colonna di sostegno, che sorregge il peso della testa, del collo, del tronco e che trasmette il peso allo scheletro appendicolare degli arti inferiori.

Che cos’è la colonna vertebrale?

La colonna vertebrale, detta anche rachide, è l’insieme delle vertebre che, sovrapposte l’una con l’altra, costituiscono una robusta colonna centrale che sostiene il corpo umano. La colonna vertebrale è divisa in regioni. Cominciando dal cranio, le regioni sono Cervicale, Toracica, Lombare, Sacrale e Coccigea. Le diverse regioni sono così costituite:

Le regioni cervicale, toracica e lombare sono costituite da singole vertebre. Durante lo sviluppo, il sacro origina come un gruppo di cinque vertebre, ed il coccige, come un gruppo formato da un numero di piccole vertebre variabili tra tre e cinque. Le vertebre sacrali in genere completano la loro fusione attorno ai 25 anni. Le vertebre coccigee distali non completano la loro ossificazione prima della pubertà e la loro fusione avviene in epoca variabile. La lunghezza totale della colonna vertebrale di un adulto è di circa 71 cm.

A che cosa serve la colonna vertebrale?

La colonna vertebrale, nota anche come spina dorsale, è un elemento fondamentale del sistema scheletrico umano. Funge da struttura portante per il corpo, offrendo supporto e protezione a numerosi organi vitali, nervi spinali e il midollo spinale stesso. Oltre al suo ruolo strutturale, la colonna vertebrale svolge diverse funzioni vitali per il movimento e la postura. Una delle principali funzioni della colonna vertebrale è quella di permettere il movimento del corpo. Grazie alle sue numerose articolazioni, chiamate articolazioni intervertebrali, consente una vasta gamma di movimenti come la flessione, l'estensione, la rotazione e la lateralizzazione. Questa capacità di movimento è fondamentale per le attività quotidiane come camminare, correre, sollevare oggetti e persino girarsi nel sonno. Oltre al movimento, la colonna vertebrale è anche cruciale per la stabilità del corpo. Tra le vertebre si trovano i dischi intervertebrali, che agiscono come ammortizzatori e permettono una distribuzione uniforme del carico sulle vertebre durante le attività fisiche. Questi dischi sono composti da un nucleo gelatinoso chiamato nucleo pulposo, circondato da un anello fibroso. La loro struttura unica consente di assorbire gli impatti e di prevenire danni alle vertebre. Inoltre, la colonna vertebrale riveste un ruolo fondamentale nel mantenimento di una postura adeguata. Attraverso il sistema posturale, che coinvolge una rete complessa di muscoli, nervi e strutture articolari, la colonna vertebrale permette al corpo di mantenere una posizione eretta bilanciata. Una postura corretta riduce lo stress sulle diverse strutture del corpo, previene lesioni e migliora il benessere generale. Ogni segmento della colonna vertebrale ha le sue caratteristiche anatomiche e funzionali. La colonna cervicale, composta da sette vertebre, consente movimenti del collo e sostiene la testa. La colonna toracica, composta da dodici vertebre, forma la parte superiore della schiena e supporta le costole. La colonna lombare, composta da cinque vertebre, è la regione inferiore della schiena ed è soggetta a maggiori sollecitazioni durante le attività di sollevamento pesi e movimenti di flessione. Infine, la colonna vertebrale ha anche un ruolo importante nella trasmissione delle informazioni sensoriali al cervello. I nervi spinali, che emergono tra le vertebre, trasportano segnali sensoriali dal resto del corpo al cervello e viceversa. Qualsiasi alterazione della colonna vertebrale, come una discopatia o una deviazione laterale come la scoliosi, può influenzare il funzionamento di questi nervi e causare sintomi come dolore, intorpidimento o debolezza. In conclusione, la colonna vertebrale svolge un ruolo cruciale per il corretto funzionamento del corpo umano. Non solo fornisce supporto strutturale e protezione, ma permette il movimento, garantisce una postura adeguata e facilita la trasmissione delle informazioni sensoriali al cervello. Prendersi cura della salute della colonna vertebrale è fondamentale per mantenere un benessere generale e prevenire eventuali problemi muscolo-scheletrici.

Che cos’è il disco intervertebrale?

Il disco intervertebrale è una struttura anatomica situata tra le vertebre della colonna vertebrale. È costituito da un nucleo polposo al centro e da un anello fibroso che lo circonda. Il nucleo polposo è una sostanza gelatinosa che ha la funzione di ammortizzare gli impatti e distribuire le pressioni esercitate sulla colonna vertebrale durante il movimento. Essa è composta principalmente da acqua, glicosamminoglicani e proteine. Questa componente fornisce flessibilità e resistenza al disco intervertebrale. L'anello fibroso, invece, è formato da una serie di strati concentrici di tessuto connettivo fibroso denso. Questa struttura fornisce stabilità e supporto al disco intervertebrale. È costituito principalmente da fibre di collagene disposte in modo da fornire una resistenza alle forze di trazione e compressione. La funzione principale del disco intervertebrale è quella di agire come un cuscinetto tra le vertebre, consentendo loro di muoversi liberamente e senza attrito. Inoltre, il disco intervertebrale contribuisce anche alla stabilizzazione della colonna vertebrale, mantenendo una corretta distribuzione del peso corporeo e assorbendo gli shock derivanti da attività fisiche e movimenti. Tuttavia, l'usura, l'invecchiamento o traumi possono causare problemi ai dischi intervertebrali. Uno dei disturbi più comuni è la ernia del disco, in cui il nucleo polposo spinge attraverso una rottura nell'anello fibroso. Questo può esercitare pressione sui nervi spinali circostanti, causando dolore, intorpidimento e formicolio lungo i percorsi nervosi coinvolti. Per diagnosticare i problemi dei dischi intervertebrali, gli specialisti utilizzano diverse tecniche, come la risonanza magnetica o la tomografia computerizzata, che consentono di valutare la struttura e l'integrità del disco intervertebrale. Il trattamento dei disturbi del disco intervertebrale dipende dalla gravità dei sintomi e dalla localizzazione dell'ernia. Spesso, il riposo, la terapia fisica e gli esercizi di rafforzamento muscolare possono essere sufficienti per alleviare i sintomi. In alcuni casi, può essere necessario ricorrere alla chirurgia per rimuovere o riparare il disco danneggiato. In conclusione, il disco intervertebrale è un componente fondamentale della colonna vertebrale che svolge un ruolo cruciale nella flessibilità e nella stabilità del sistema muscolo-scheletrico. La sua corretta funzionalità è essenziale per garantire il benessere e la salute della colonna vertebrale.

Curve fisiologiche della Colonna vertebrale

Normalmente la colonna vertebrale è diritta se la osserviamo posteriormente ma guardandola di profilo possiamo notare delle curve armoniose che le conferiscono una maggiore resistenza e la capacità di ammortizzare i numerosi carichi che essa riceve quotidianamente. Le vertebre non formano una struttura rettilinea e rigida. Osservata lateralmente, la colonna vertebrale di un adulto mostra quattro curve cervicali: una curva cervicale, una curva toracica, una curva lombare e una curva sacrale. Le curve fisiologiche che si evidenziano osservando la colonna vertebrale lateralmente si chiamano lordosi lombare, cifosi dorsale e lordosi cervicale. Tali curve essendo normali vengono definite curve fisiologiche.

Le curve toracica e sacrale sono definite curve primarie poiché appaiono tardi durante lo sviluppo fetale. Esse sono anche dette curve di accomodazione perché si adattano ai visceri toracici ed addominopelvici. Nel neonato la colonna vertebrale ha la forma di C, in contrasto con la forma ad S rovesciata dell'adulto, perché sono presenti solo le curve primarie. Le curve lombare e cervicale, definite curve secondarie, non compaiono che parecchi mesi dopo la nascita. Esse sono dette anche curve di compensazione perché aiutano a sostenere il peso del corpo sulle gambe e si accentuano quando il bambino comincia a camminare ed a correre. Tutte le curve sono completamente sviluppata in un bambino di 10 anni.

Pertanto, è normale avere un certo grado di lordosi o di cifosi, non è bene che queste curve aumentino, ma non è positivo neppure che si riducano.

A che cosa servono le curve fisiologiche della colonna vertebrale?

Per comprende l’utilità delle curve fisiologiche, occorre sapere come si comporta il disco intervertebrale nei movimenti del rachide. Un immagine che ci aiuta a comprendere il comportamento del nucleo polposo del disco è quella di una saponetta bagnata posta tra le mani. Solo quando le palme sono perfettamente parallele tra di loro la saponetta è stabile; si può esercitare anche una certa pressione ed essa non scivola. Ma basta una piccola divergenza a farla scivolare verso l’apertura. Lo stesso avviene per il nucleo polposo quando i piatti vertebrali che lo richiudono non restano paralleli. Ebbene i piatti vertebrali sono, a due a due, paralleli tra loro quando la colonna vertebrale mantiene le sue curve fisiologiche.