Sindrome da compressione nervosa: sintomi e valutazione

Sindrome da compressione nervosa: sintomi e valutazione

In cosa consiste la compressione nervosa

nervi sono strutture anatomiche del sistema nervoso periferico formate da fasci di assoni che trasportano informazioni da o verso il sistema nervoso centrale. All'interno dei nervi scorrono piccoli vasi sanguigni, sia arteriosi che venosi. Il compito di questi vasi sanguigni è fornire ossigeno e sostanze nutritizie alle varie strutture presenti all'interno dei nervi.
Nel corpo umano esistono due tipologie di nervi:

  1. Nervi cranici hanno origine nell'encefalo e innervano la testa e il collo;
  2. Nervi spinali, invece, originano nel midollo spinalee innervano tutte le parti del corpo non innervate dai nervi cranici. 

Nel nervo sono presenti guaine di tessuto connettivo che si fanno via via più piccole, ricoprendo prima l'intero nervo poi fasci e fascetti di assoni (epinervio, perinervio ed endonervio). Le fibre nervose possono essere:

Valutazione osteopatica

Per l’osteopata è importante valutare e poi in caso trattare le compressioni nervose che possono essere: compressione diretta, trazione del nervo o torsione del nervo. La compressione può essere legata all’ernia del disco: un “bulging” discale va a determinare una compressione. Questa determina un’alterazione in parete del flusso assonico che garantisce l’aspetto nutritizio di ossigenazione della guaina nervosa. Questa alterazione non è “malattia”: per esempio una compressione esercitata sulla cute, dopo un certo tempo la sensazione non è più percepita (questo continua fino alla modifica della pressione) per poi riprendere dopo qualche minuto o qualche secondo. Il bulging discale, la discopatia, la protrusione discale (variabile come dimensioni e coinvolgimenti di strutture) che rappresentano il 99,9% dei casi non sono di pertinenza chirurgica e questo significa che in base al risultato, queste situazioni hanno una valenza osteopatica più o meno significativa.

Sintomi legati alla compressione

La compressione determina:

Nelle sintomatologie acute con una situazione non chirurgica ma farmacologica, il lavoro dell’osteopata non si svolgerà sulla zona che in quel momento è dolente ma, sulle zone periferiche per modificare i carichi statici e dinamici che andranno ad influire sulla zona dolente.

Conclusioni

Importante è dare un messaggio che il sistema sia in grado di recepire. L’eventuale radice sarà meno compressa e avendo più spazio riuscirà a decongestionarsi. Tra i vari approcci per recuperare da una problematica del nervo, ci sono le tecniche di neurodinamica, che sono specifiche per la mobilizzazione del tessuto nervoso divisi per comparto anatomico e per tipologia di tecnica. Oltre alla compressione dei nervi esistono condizioni decisamente più importanti a carico dei nervi che meritano sicuramente una citazione: le malattie degenerative, la neuropatia periferica, la polineuropatia, le infezioni, la neurite e le malattie autoimmuni che interessano il sistema nervoso, come per esempio la sclerosi multipla o la sindrome di Guillain-Barrè.