I disturbi respiratori sono un problema crescente con cui i terapisti debbono confrontarsi

I disturbi respiratori sono un problema crescente con cui i terapisti debbono confrontarsi

Le Terapie Manuali al servizio dei soggetti affetti da problematiche respiratorie

Cenni di anatomia e fisiologia dell’apparato respiratorio

Dal punto di vista dell'anatomia sistematica, l'apparato respiratorio è formato da:

Dal punto di vista funzionale consideriamo anche la parete toracica con i suoi muscoli, i quali inserendosi su di essa ne modificano il volume (su tutti il diaframma e i muscoli intercostali).

Muscoli della respirazione

I muscoli deputati alla respirazione vengono classificati in due macro gruppi:

  1. Muscoli inspiratori
  2. Muscoli espiratori

All’interno di queste due categorie abbiamo un’ulteriore suddivisione in principali e accessori.

I muscoli inspiratori principali sono:

I muscoli inspiratori accessori invece sono rappresentati dal grande pettorale e dallo Sternocleidomastoideo.

I muscoli espiratori principali sono:

Tra quelli espiratori accessori troviamo il muscolo retto anteriore dell’addome, l’obliquo esterno dell’addome, l’obliquo interno dell’addome, il trasverso dell’addome e il quadrato dei lombi.

I Polmoni in osteopatia

In osteopatia i polmoni hanno una loro mobilità, denominata appunto mobilità osteopatica. Questa prevede che durante la fase di inspiro avvenga una rotazione esterna del parenchima polmonare, su di un asse verticale per quanto riguarda i lobi superiori e su di un asse obliquo per ciò che concerne i lobi inferiori. Il lobo medio del polmone destro partecipa al movimento del lobo inferiore dello stesso. Da notare che l’espansione polmonare è massima in avanti per i lobi superiori e lateralmente per quelli inferiori. L’asse obliquo materializza l’orientamento dei bronchi principali. Bisogna tenere conto che il bronco sinistro è meno obliquo del destro, anche se in realtà questo dipende dal punto di riferimento. Questa mobilità rispetto agli assi descritti permette al mediastino di non muoversi, affinché il cuore resti fisso nella sua sede rappresentando così un punto di stabilizzazione.

Le Terapie Manuali al servizio dei soggetti affetti da problematiche respiratorie

I disturbi respiratori sono un problema crescente con cui i terapisti debbono confrontarsi. La terapia fisica ha tradizionalmente incluso varie forme di trattamento manuale tra gli approcci terapeutici per le patologie respiratorie, ed è stata generalmente utilizzata per cercare di alleviare i vari sintomi legati ad esse. Lo stretching dei muscoli respiratori, il rilascio miofasciale e il massaggio dei tessuti molli compongono quella che è nota come terapia toracica. Lo scopo della maggior parte di queste tecniche è quello di aumentare il movimento della gabbia toracica e della colonna vertebrale, al fine di migliorare la funzione polmonare e la circolazione. Tra queste, l’osteopatia attraverso la sua visione olistica e globale, si è ritagliata un posto in prima fila in quanto oltre ad occuparsi dell’involucro (cassa toracica e muscolatura annessa) si preoccupa di ristabilire un equilibrio anche del contenuto (i visceri all’interno). Infatti ci sono numerosi test e tecniche di trattamento che interessano le “strutture viscerali” come ad esempio l’esofago toracico, la trachea, i bronchi e i polmoni stessi, e tutto il comparto mediastinico. L’obiettivo di tutto ciò è ridare armonia e mobilità a queste strutture che per motivi di varia natura possono incappare in delle disfunzioni, le quali nel tempo possono comportare patologie vere e proprie a carico dell’intero apparato respiratorio.