Il pilates: un metodo valido per riprendere gli allenamenti dopo il covid
Come si deve ricominciare a fare sport dopo la malattia?

Quali sono gli effetti del Covid-19 sulla salute degli atleti professionisti e amatoriali? Come si deve ricominciare a fare sport dopo la malattia?
Purtroppo ancora oggi non sappiamo molto sugli effetti collaterali dovuti alla malattia da Covid-19 sia a breve che a lungo termine. Ad oggi quello che sappiamo è che il virus può colpire non solo i polmoni ma anche cuore, sistema nervoso, reni, intestino e altri organi facendo insorgere problemi che possono scaturire in soggetti asintomatici o anche dopo la guarigione dall’infezione.
Linee guida sull’idoneità all’attività sportiva dopo aver contratto la malattia
Il Ministero della Salute in collaborazione con la Federazione Medico Sportiva italiana ha elaborato delle linee guida sull’idoneità all’attività sportiva dopo aver contratto la malattia, dividendo i casi in 3 gruppi:
- Gruppo 1: Atleti Covid-19 asintomatici in cui si raccomanda di integrare la visita medica e gli esami strumentali e di laboratorio previsti dalle normative per la certificazione alla pratica della specifica disciplina sportiva con i seguenti approfondimenti diagnostici:
- Test ergometrico incrementale massimale con monitoraggio elettrocardiografico (ECG) e valutazione della saturazione di O2 a riposo, durante e dopo il test;
- Ecocardiogramma color-Doppler;
- Esame spirometrico
- Gruppo 2: Atleti che hanno presentato "Malattia moderata" oltre alla visita medica si raccomanda di integrare con:
- Test ergometrico incrementale massimale con monitoraggio elettrocardiografico e valutazione della saturazione di O2 a riposo, durante e dopo il test;
- Ecocardiogramma color doppler;
- ECG Holter 24hr inclusivo di una seduta di allenamento o di sforzo;
- Spirometria;
- Esami ematochimici (Emocromo completo, ALT/AST, Gamma GT, Creatininemia, CPK isotipi cardiaci, Troponina, LDH, PT/PTT, INR, Elettroforesi proteica, PCR, Ferritina, Esame urine completo.
- Gruppo 3: Atleti che hanno presentato "Malattia severa" uguale al gruppo 2, in ogni caso tutti gli esami vanno eseguiti almeno dopo 30 giorni dall’esito negativo del tampone e quindi dalla guarigione, il medico poi potrà decidere se integrare con altri accertamenti.
Che tu sia un atleta o uno sportivo amatoriale sicuramente ti sarai chiesto ma quando è possibile ricominciare ad allenarsi?
Come ci suggeriscono le linee guida del Ministero della Salute è consigliabile sottoporsi a una visita medica soprattutto se hai avuto una forma di infezione moderata o severa con mancanza di fiato, dolori muscolari, spossatezza. L’infiammazione generata dalla malattia può durare a lungo per cui è importante ripartire per gradi senza voler strafare per riconquistare le performance raggiunte prima dell’infezione, bisogna ascoltare il proprio corpo, le sensazioni fisiche percepite e magari appuntarle giorno per monitorare l’andamento della ripresa e i miglioramenti.
Se hai ricominciato ad allenarti e durante l’allenamento senti dolori al petto, vertigini, nausea, mal di testa, mancanza di fiato, il consiglio è quello di sospendere la seduta di allenamento e sottoporti a una visita medica per indagare se ci sono state degli effetti collaterali su altri organi che magari durante l’infezione non si erano manifestati come ad esempio le miocarditi (infiammazioni del muscolo cardiaco) possono portare all’insorgenza di aritmie o scompenso cardiaco e possono essere asintomatici perciò soprattutto per gli atleti è importante indagare con visite specialistiche.
Secondo diversi studi ci vuole almeno un mese di tempo per ripristinare la forma fisica ma questo è molto soggettivo a volte anche di più, per cui è fortemente consigliato non esagerare con gli allenamenti e ricominciare con attività leggere.
Anche l’aspetto psicologico non è da sottovalutare e ricominciare dopo un lungo periodo di stop potrebbe essere più difficile del previsto anche per la paura di non riuscire più a fare quello che si faceva prima, tant’è vero che gli episodi di ansia, depressione e attacchi di panico sono aumentati in questi ultimi anni e questo non facilita il ritorno alla normalità. Gli esperti consigliano di ricominciare l’allenamento svolgendo:
- Esercizi di respirazione
- Mobilità articolare stretching
- Equilibrio e successivamente passare ad attività più impegnative
Il pilates: un metodo valido per riprendere gli allenamenti
A questo proposito il Pilates potrebbe essere un valido metodo per riprendere gli allenamenti proprio perché i suoi principi si basano sull’ascolto del corpo, respiro, percezione, controllo. Esiste una leggenda sul Pilates, quella dell’epidemia spagnola nel periodo in cui Joseph Pilates era internato sull’isola di Mann impegnato a insegnare il suo metodo ai suoi compagni soldati reduci dalla battaglia menomati dalle ferite, allettati dalle malattie, immobilizzati da tempo i quali non furono colpiti dall’infezione. In ogni caso se sia vera o no questa leggenda quello che sappiamo con certezza oggi grazie ai numerosi studi scientifici pubblicati sul metodo Pilates e che aiuta a rinforzare il sistema immunitario, migliora la circolazione, la respirazione, riduce ansia e stress i quali possono aumentare la produzione di cortisolo “l’ormone dello stress” che deprime il sistema immunitario rendendoci quindi più suscettibili a infezioni. Per cui ricominciare ad allenarsi praticando gli esercizi base del metodo Pilates cercando di applicare i suoi principi, è considerato un ottimo metodo per ripristinare lentamente la forma fisica “pre-Covid” riconnettendoci con il nostro corpo, imparando a percepire le sensazioni e i segnali che ci rimanda, riducendo ansia e stress, permettendo di stare più sereni e in forma.